Cena annuale della Fondazione – Un sostegno al Fondo Oggi per Domani per il Durante e dopo di Noi

In data 30 maggio, presso il salone del Circolino di Saint Martin de Corléans di Aosta, si è tenuta la consueta cena annuale della Fondazione Comunitaria. Durante la serata si sono raccolte importanti donazioni da devolvere sul fondo Oggi per Domani per il Durante e dopo di Noi, attivo presso la Fondazione e in capo al Coordinamento Disabilità Valle d’Aosta (Co.Di.VdA) . E’ stata questa un’occasione per il Presidente Luigino Vallet ed il Segretario generale Giancarlo Civiero di illustrare le novità legate all’attività della Fondazione. Si ringrazia di cuore la Dottoressa Simona Biancu dell’Agenzia di Consulenza EngagedIn che, presente alla cena, ha voluto rivolgerci queste bellissime parole che potrete leggere qui di seguito.

 

10 anni di attività in un territorio straordinariamente bello, con una tradizione filantropica importante e un recente passato – che sconfina nel presente – in cui il settore pubblico si è fatto carico dei bisogni diffusi.
L’esigenza di integrare, e spesso supplire e rilanciare, un welfare di comunità che passa dall’assistenza socio-sanitaria alla tutela dell’ambiente, del patrimonio culturale, dell’istruzione e della ricerca, fino alle attività sportive.
Questa è – in pochissime righe – la storia della Fondazione comunitaria della Valle d’Aosta, che da un decennio promuove la cultura filantropica in un territorio piccolo, ma caratterizzato da tratti interessantissimi dal punto di vista socio-antropologico. Con la Fondazione abbiamo collaborato negli ultimi due anni per sviluppare azioni di fundraising strategico e, sul versante di rafforzamento interno, per lavorare con il Consiglio di Amministrazione.
Il mio grazie è per la serata di ieri. Ho partecipato alla cena che ha celebrato questi primi 10 anni: c’erano 130 persone, alcune “storiche”, la maggior parte “nuove”, che solo di recente hanno incontrato la Fondazione e i suoi progetti.
Ci sono serate come questa in cui il cambiamento è evidente: nel numero di persone che “sentono” la Fondazione, nella pubblicazione del primo Bilancio di missione, nell’azione strategica orientata in maniera forte sulla promozione della cultura dei lasciti come asse di sviluppo e riscoperta dei legami di comunità (è affascinante scoprire quanto siano stati forti in passato, nelle valli, e quanto lavoro di recupero ci sia), nelle parole del presidente Luigino Vallet, persona straordinaria di cuore e intelletto e profondamente intrisa di cultura filantropica che sta guidando la Fondazione verso il futuro. E anche, perché anche questo è importante, in una comunicazione nuova, più condivisa, con un logo nuovo di zecca.
E un claim che è l’essenza: felici di donare. Ecco, quando a volte ci sembra che il nostro lavoro proceda a rilento, o che le difficoltà siano troppe o troppo grandi, forse un cambio di prospettiva, uno sguardo d’insieme, aiutano a vederlo, il cambiamento possibile.

Simona Biancu