Convegno sul “Dopo di Noi” – Sabato 16 marzo 2019

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Sabato 16 marzo 2019


Il 16 marzo presso il Salone regionale Maria Ida Viglino si è svolto il Convegno sulla legge 112/2016 sul “Durante e dopo di noi”. I relatori che si sono alternati hanno presentato la norma e raccontato alcune esperienze di applicazione in ambito nazionale. In particolare, l’Avvocato Gabriele Sepio (che ha partecipato in qualità di tecnico alla stesura della legge stessa) ha affrontato gli obiettivi e gli strumenti che il legislatore ha immaginato per il mondo della disabilità. Bernardino Casadei (Responsabile dello sviluppo della Fondazione per il dono) ha descritto alcuni strumenti concreti per proteggere i patrimoni familiari, anche piccoli, al fine di garantire una vita dignitosa al figlio con disabilità che sopravvive ai genitori. Donata Pagetti Vivanti (presidente della FISH – Federazione superamento handicap) ha posto l’accento sui diritti delle persone con disabilità previsti dalle norme nazionali e dalla convenzione ONU. In particolare, si è soffermata su esempi pratici di impiego di risorse non sempre in linea con lo spirito della legge e ha stigmatizzato talune situazioni che potrebbero essere configurate come “segregazione” della persona con disabilità. L’avvocato Davide Montrucchio (esperto “testamentari sta”) ha infine sottolineato l’importanza di pensare per tempo al percorso testamentario del patrimonio familiare al fine di massimizzarne l’efficacia nei confronti del familiare con disabilità al quale si intende garantire il futuro in occasione della perdita dei genitori. Tra i vari spunti provenienti dal dibattito con i presenti è emerso che i Fondi stanziati da questa legge per gli anni 2016, 2017 e 2018 pari a circa 350.000 euro, in Valle d’Aosta, non sono mai stati impiegati.

In Valle d’Aosta è stato adottato un innovativo strumento di sperimentazione e realizzazione di obiettivi attraverso il quale soggetti pubblici (l’Amministrazione regionale), le famiglie (rappresentate dal Co.Di.Vda.), la Fondazione comunitaria e alcune Cooperative sociali provano a realizzare esperienze di vita indipendente con l’auspicio che alcune di queste possano diventare permanenti e trasformarsi in strumenti utilizzabili e strutturali.

Infine, lo strumento in corso di esecuzione dal quale le famiglie si attendono molto che è la sperimentazione di esperienze di vita indipendente ” Io vado” con un bando regionale di coprogettazione (un innovativo, almeno in Valle, strumento di realizzazione di sperimentazione e realizzazione di obiettivi) attraverso il quale soggetti pubblici (la Regione), famiglie (Co.Di.VdA. e Fondazione comunitaria) e imprese (alcune cooperative) provano a sperimentare esperienze di vita indipendente (per ogni tipo di disabilità di qualunque gravità) con l’auspicio che alcune di queste sperimentazioni possano diventare permanenti ed alcuni degli strumenti utilizzati possano divenire strutturali.


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